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Impianto
di rigenerazione materiali
Posta nella frazione di Lerchi a Città di Castello
(PG) in una posizione strategica dal punto di vista logistico
perché al confine tra Umbria, Toscana ed Emilia Romagna
ed inoltre anche a ridosso del futuro incrocio fra la E45
e la futura E78 che unirà Grosseto a Fano, Saica
s.r.l. svolge attività di estrazione, frantumazione
inerti, rigenerazione materiale da demolizione e costruzione
, recupero materiali speciali e non pericolosi. |
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I
blocchi che non sono passati al prevaglio vengono ridotti
volumetricamente da un frantoio a mascelle gestito da sistemi
idraulici automatici che controllano sia la pezzatura del
materiale in uscita, sia la presenza di corpi infrantumabili
all'interno dei blocchi permettendone l'espulsione immediata
senza intervento alcuno da parte dell'operatore; in più
il sofisticato circuito elettroidraulico dialoga in tempo
reale con l'alimentatore fermandolo e riattivandolo in funzione
della quantità e della resistenza del materiale all'interno
della camera di frantumazione, evitando così intasamenti
o intervalli non produttivi della macchina.
Il gruppo cingolato di frantumazione completamente
autonomo e idraulico è dotato di un frantoio a mascelle
completamente imbullonato, completo di impianto d'abbattimento
polveri e impianto per la separazione dei materiali ferrosi
che agisce sul materiale frantumato liberandolo dalle "impurità"
ferromagnetiche prima che venga messo a cumulo da un nastro
trasportatore.
La macchina è dotata di impianto deferrizzatore anche
sul nastro di messa a cumulo, che permette il recupero anche
dei frammenti più piccoli di materiali metallici, con
positiva ed evidente ripercussione sulla qualità ecologica
e strutturale del riciclato.
Le due pezzature minori classificate possono andare direttamente
a cumulo, con una grande capacità di stoccaggio data
da un nastro carrellato brandeggiante, oppure essere immesse
nel ciclo produttivo del gruppo cingolato di vagliatura, caratterizzato
da 2 piani vaglianti ad inclinazione variabile, 3 nastri di
messa a cumulo e griglia vibrante ad inclinazione variabile.
Il materiale di maggior pezzatura detto "fuori vaglio",
all'interno del quale sono presenti impurità residue
di natura quasi esclusivamente legnosa e vegetale, o comunque
caratterizzate da peso specifico inferiore a quello dell'inerte,
viene convogliato da un nastro trasportatore verso una vasca
di pulizia pietrisco che sfruttando il diverso peso specifico
dei materiali separa appunto il pietrisco dal rifiuto organico
e leggero.
Anche tale elemento è completamente autonomo e idraulico;
come i gruppi cingolati di frantumazione è richiudibile
idraulicamente in sagoma di trasporto ed è operativo
in pochi minuti.
Il materiale viene prevagliato dalla griglia vibrante, quello
con pezzatura inferiore a 130 mm viene convogliato da un nastro
estrattore sul nastro d'alimentazione che lo scarica sul primo
piano del vaglio; l'inclinazione di questo può essere
cambiata a seconda della natura del materiale e in funzione
del prodotto finito che si vuole ottenere.
Successivamente alla frantumazione un nastro carrellato brandeggiante,
manda il misto frantumato direttamente a cumulo oppure su
un’unità di vagliatura, vaglio con due piani
vaglianti, che permette la classificazione del materiale su
tre pezzature, il quale è comandabile idraulicamente
dallo stesso gruppo cingolato di frantumazione di cui sfrutta
la potenza idraulica con un semplice collegamento a innesti
rapidi.
L'impianto è abbastanza automatizzato,
sia per la manutenzione sia per i controlli che vengono effettuati.
È sufficiente un operatore per controllare sia il materiale
in arrivo, per la qualità del materiale conferito,
sia per una primissima differenziazione con l'escavatore (prenderne
una parte piuttosto che un'altra per la miscelazione tra le
varie tipologie), mentre se il materiale da trattare è
di origine esclusivamente di scavo, è sufficiente una
sola persona per la movimentazione del materiale gestibile
anche con l' ausilio della sola pala gommata.
Il numero di tipologie di materiale conferito è davvero
grande però è preso in carico solo il materiale
da riutilizzare o conferire ad altri;
i materiali recuperati e non utilizzati vengono stoccati,
ma si tratta dell' 1% del totale, e conferiti ad aziende autorizzate.
Infatti i materiali non recuperabili mediante l’impianto
sono di piccola entità.
Per quanto riguarda la richiesta di materiale inerte, data
la mancanza di disponibilità di materiale vergine sul
nostro territorio, in generale ha un buon mercato, soprattutto
nel settore stradale.
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